Alto Adige Climaland
Già da vari anni in Alto Adige vengono portati avanti sforzi per diffondere una maggiore consapevolezza riguardo alla tutela del clima e ad una nuova cultura della sostenibilità.
La tutela del clima è la parola d’ordine dei nostri giorni ed il tema del cambiamento climatico è sempre più d’attualità almeno da quando sono stati avviati gli scioperi scolastici del venerdì da parte di Greta Thunberg e dei suoi sostenitori in tutta Europa. Ma in molte regioni, anche in Alto Adige, si lavora già da anni per promuovere comportamenti ecologici e rispettosi del clima e portare avanti una sempre maggiore consapevolezza nei confronti della natura e dell’ambiente. Tutti coloro che hanno frequentato negli anni ’90 una scuola elementare di lingua tedesca in Alto Adige ricordano sicuramente la materia HUK (Heimat- und Umweltkunde). Nell’ambito di queste lezioni gli scolari imparavano, tra l’altro, come selezionare correttamente i rifiuti e come costruire una struttura per il compost. Il concetto di sostenibilità iniziò a prendere piede in quegli anni anche in altri ambiti. L’aspetto importante da mettere in risalto era l’attenzione nei confronti delle risorse e della natura della nostra terra.
Dal gennaio del 2019 l’Agenzia provinciale per l’ambiente ha adottato la nuova denominazione di Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima. “Le sfide legate al cambiamento climatico nei prossimi anni diventeranno un tema centrale sia a livello locale-regionale che internazionale, non solo nell’ambito dell’amministrazione. Le misure di tutela del clima e l’adeguamento al cambiamento climatico acquisiscono, di conseguenza, un particolare rilievo e ciò si esprime anche nell’ampliamento del campo d’azione e nella nostra nuova denominazione” dichiara Flavio Ruffini, direttore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima. Il cambiamento del nome non è stato comunque il primo passo dell’Alto Adige verso un vero e proprio Klimaland. Dagli anni ’90 la Provincia è impegnata nello sviluppo del teleriscaldamento attraverso l’utilizzo della biomassa. Successivamente, con la costituzione dell’Agenzia CasaClima, venne creata un’ulteriore pietra miliare per il settore edile in provincia ed oltre. Nel 2011 è stato elaborato in Alto Adige un piano per il clima che si concentra soprattutto sulla tutela del clima. A questo scopo è stata analizzata la situazione di partenza, sono stati definiti i principi con gli obiettivi intermedi ed elaborati pacchetti di misure. Al di là di questi aspetti è stata definita una visione chiara riguardo alla direzione in cui si vuole muovere l’Alto Adige: meno utilizzo di energia, meno emissioni dannose per l’ambiente, sviluppo di energie rinnovabili. L’attuazione di questi obiettivi viene verificata periodicamente ed in base agli obiettivi raggiunti vengono sviluppate e adeguate ulteriori misure. Sono state avviate delle misure per la tutela del clima lungo sei assi che vengono rappresentati graficamente.
L’obiettivo è quindi chiaro: per cambiare qualche cosa è necessaria un’osservazione complessiva della situazione, la fissazione degli aspetti principali, ma soprattutto serve l’impegno ed il coinvolgimento di tutti. Proprio per questa ragione alcune misure sono appositamente sviluppate per essere immediatamente utilizzate da parte della popolazione. Sulla pagina web www.klimaland.bz, sviluppata nel 2015 in collaborazione tra l’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima, dall’Agenzia per l’energia Alto Adige – CasaClima e dall’Ökoinstitut, si trovano, oltre a numerose informazioni sui vari settori, anche un calcolatore di CO2. Questo strumento è in grado di calcolare le emissioni di anidride carbonica (CO2), ma anche di metano e di gas esilarante, legate allo stile di vita personale. L’obiettivo è quello di rafforzare la consapevolezza che ciascuno di noi può dare il proprio contributo al clima. La sensibilizzazione è un aspetto importante che attraverso altri incentivi mirati (come, ad esempio, quelli erogati per il risanamento energetico o per il passaggio ad una mobilità sostenibile) ha lo scopo di spingere la gente a ripensare le proprie abitudini ed i propri schemi comportamentali.
La tutela del clima ha fatto un ulteriore salto di qualità con la seconda legislatura guidata dal presidente Arno Kompatscher. Di fatto la sostenibilità non ha avuto uno spazio di rilievo solamente nel discorso programmatico relativo al bilancio 2020. Già nel maggio del 2019 è stato avviato il “Patto per l’Alto Adige di domani” che nel successivo mese di luglio è stato discusso con i partner sociali con il titolo “Patto per la sostenibilità”. In dicembre si è quindi svolta la prima clausura per il clima alla quale hanno preso parte i componenti della Giunta provinciale, dell’Amministrazione ed esperti del settore. All’insegna del cosiddetto “green deal”, lanciato dalla nuova presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, anche l’Alto Adige intende divenire, il prima possibile, neutrale rispetto al clima. “Dobbiamo e vogliamo agire in maniera coraggiosa e adeguare il nostro piano per il clima” ha affermato il presidente Kompatscher al termine della clausura. Per questa ragione il piano per il clima deve essere rielaborato entro la metà di maggio. “Si tratta di chiarire che cosa è stato fatto sinora per la sostenibilità, cosa si sta facendo e si farà” aggiunge l’assessore competente, Giuliano Vettorato.
Nell’ambito di 11 tavoli tematici durante la clausura è stato fatto il punto per ulteriori considerazioni e misure che coinvolgono vari Dipartimenti e tematiche trasversali. Sono stati trattati, tra l’altro, temi economici, di carattere legislativo e riguardanti una nuova percezione della sostenibilità. I risultati verranno riassunti ed in primavera saranno presentati alla popolazione ed ai partner economici e sociali. La tutela del clima richiede cambiamenti incisivi, che devono portare a sviluppi positivi: “Poiché anche in futuro vogliamo convivere, lavorare e svolgere attività economiche in maniera sostenibile. Siamo all’inizio di una nuova epoca” sottolinea il presidente della Provincia, Arno Kompatscher.
Asse 1: approvvigionamento energetico e gestione intelligente dell’energia
Progetto energetico SmartNet: il distributore altoatesino d’energia Edyna opera in rete con 21 partner di 9 Paesi all’ottimizzazione dell’approvvigionamento energetico transfrontaliero di corrente prodotta da energie rinnovabili.
Masterplan per la modernizzazione della rete elettrica: la Giunta provinciale ha approvato il masterplan nel 2017. Attualmente i lavori vengono effettuati in Val d’Isarco, è in corso lo sviluppo dei collegamenti transfrontalieri attraverso i valichi di Resia e del Brennero.
Green Corridor: si lavora al passaggio a fonti energetiche alternative anche lungo l’asse del Brennero. Grazie al progetto Brennero LEC (Lower Emissions Corridor) si punta ad una riduzione dell’inquinamento dell’aria ed acustico lungo l’autostrada del Brennero.
Altre misure: tariffe certificate per energia da fonti rinnovabili, partecipazione all’Unione Energetica , norme per i piccoli e medi produttori di energia elettrica (LP 2/2015).
Asse 2: utilizzo razionale ed intelligente di energie rinnovabili
Consulenza energetica/check energia: è stato sviluppato un procedimento in collaborazione con l’Agenzia CasaClima grazie al quale è possibile aiutare i cittadini a fare un check up energetico della propria abitazione. Analoga consulenza verrà avviata nel campo della mobilità.
Certificazioni ed iniziative: ComuneClima, ClimaFactory, ClimaHotel sono solo alcuni dei programmi che mirano a sviluppare nei loro specifici settori programmi energetici ed ambientali sostenibili. Grazie alla certificazione vengono aumentati sia il livello di conoscenza che la funzione d’esempio a livello sociale. In futuro le imprese certificate otterranno ulteriori incentivi e punti preferenziali nell’ambito delle gare d’appalto pubbliche.
Inquinamento luminoso: già 61 dei 116 Comuni altoatesini hanno elaborato ed approvato un piano comunale dell’illuminazione, altri sei sono in fase di preparazione. I Comuni che non elaborano un piano di questo tipo entro il 2020 riceveranno meno contributi da parte della Provincia. Altri 15 Comuni del Burgraviato attualmente lavorano ad un piano congiunto in questo settore.
Altre misure: obbligo di rilevazione e calcolo del fabbisogno individuale di energia per il riscaldamento, il condizionamento e l’acqua calda così come per la regolazione automatica della temperatura ambientale, elaborazione delle norme provinciali di efficientamento energetico, consulenza, corso di formazione sulla mobilità.
Asse 3: efficienza energetica degli edifici: risanare e costruire
CasaClima: in Alto Adige le nuove costruzioni ed i risanamenti (sia per quanto riguarda l’edilizia abitativa che gli uffici ed i negozi) devono essere efficienti sotto il profilo energetico e sostenibili. Ciò viene comprovato attraverso la certificazione CasaClima articolata in diversi livelli. Dal 2017 le nuove costruzioni devono essere nella categoria CasaClima A e nel 2019 è stata consegnata la certificazione CasaClima nr. 10.000. La Provincia sostiene con contributi mirati in questo impegno i privati, i Comuni, gli enti e le imprese.
Misurazioni del radon: Il laboratorio per le analisi dell’aria e la tutela dalle radiazioni dell’Agenzia provinciale per l’ambiente effettua, su richiesta, le misurazioni del radon. Vengono inoltre effettuati diversi studi per ridurre ulteriormente i livelli del radon.
Bonus cubatura: in Alto Adige chi risana sotto il profilo energetico un edificio già esistente può sfruttare sino ad un 20% in più di volume edile. Vi è un bonus cubatura anche per gli edifici nuovi a risparmio energetico. Entro il 2030 circa 100 edifici pubblici ad alto consumo di energia dovranno essere risanati.
Altre misure: ulteriori certificazioni (ad esempio sigillo di sostenibilità, CasaClima Nature, CasaClima School, CasaClima Wine), gestione energetica nelle imprese con l’ausilio del programma ClimaFactory, altri studi e progetti in collaborazione con organizzazioni partner.
Asse 4: utilizzo di energie rinnovabili
Energia idroelettrica: con la legge provinciale 2/2015 è stata regolamentata la produzione di energia idroelettrica da parte di impianti di piccole e medie dimensioni. L’Alto Adige è quindi (assieme al Trentino) l’unica regione italiana nella quale i produttori di energia elettrica devono versare dei contributi a favore dell’ambiente. In questo modo si intende equilibrare il danno arrecato all’ambiente e parte di questi soldi vengono investiti per uno sviluppo sostenibile. Altre regolamentazioni giuridiche proteggono tratti particolarmente sensibili di corsi d’acqua inoltre è in fase di elaborazione un piano per la protezione dei corsi d’acqua.
Fotovoltaico: attraverso il progetto SolarTirol è stato creato un catasto solare per il Tirolo e l’Alto Adige. In questo modo gli interessati possono comunicare il potenziale solare per il loro edificio in maniera rapida e non complicata. È invece vietata la creazione di parco fotovoltaici su aree aperte, mentre l’installazione di impianti fotovoltaici soprattutto per edifici pluri-famigliari, per attività produttiva e per l’industria viene incentivata.
Biomassa e collegamento energia-calore: per ridurre l’emissione di anidride carbonica nel settore delle energie rinnovabili viene sostenuta la produzione di energia per mezzo di biomassa. Questa viene impiegata sia per la produzione di energia elettrica che di calore. Il calore stesso viene utilizzato per produrre energia.
Asse 5: misure di prevenzione del cambiamento climatico
Piano provinciale della mobilità: nel gennaio del 2018 è stato approvato il piano provinciale della mobilità nel quale sono riassunti gli obiettivi strategici ed i criteri qualitativi del trasporto pubblico di persone. Uno degli obiettivi prioritari è rappresentato dalla sostenibilità che in futuro in Alto Adige dovrà essere ulteriormente incentivata.
Green mobility: la riduzione del traffico motorizzato individuale è il grande obiettivo di una mobilità sostenibile. La Provincia negli ultimi anni ha portato avanti alcuni progetti, tra questi lo sviluppo del car-sharing, la promozione della mobilità elettrica o lo sviluppo della rete di piste ciclabili. Anche il passaggio del traffico pubblico su autobus ibridi ad idrogeno o con trazione elettrica rappresenta un passo importante per la tutela del clima.
Binario invece della strada: l’Alto Adige è in continuo sviluppo per quanto riguarda il traffico ferroviario. Con l’elettrificazione della ferrovia della Val Venosta e la realizzazione della variante di Riga la mobilità ferroviaria ha realizzato importanti innovazioni.
Misure di sensibilizzazione: l’Alto Adige sta divenendo sempre più consapevole sotto il profilo della tutela del clima. Dal 2016 sono stati istituti i cosiddetti Green Events nel corso dei quali vengono organizzate manifestazioni ecologiche e sostenibili. Nel 2019 sono stati organizzati 54 Green Events ed altre 31 manifestazioni si sono orientate ai criteri di tali eventi.
Altre misure: sviluppo di stazioni per la ricarica rapida dei veicoli elettrici, aumento del passaggio dei mezzi pubblici lungo le principali assi del traffico anche nelle ore non di punta, viene inoltre perseguito l’obiettivo della neutralità climatica.
Asse 6: innovazione e studi scientifici
Studi: nel 2015 è stato elaborato grazie ad una collaborazione transfrontaliera lo studio “Il clima nel territorio Tirolo-Alto Adige-Belluno” incentrato sulle ripercussioni del cambiamento climatico. I dati raccolti dallo studio sono liberamente consultabili e rappresentano un’importante base per numerosi utilizzi in settori come l’economia, il ricerca e la formazione. Sono in corso o in fase di preparazione ulteriori studi e progetti di ricerca riguardo allo stoccaggio di anergia in Alto Adige.
Klimaland.bz: il portale www.klimaland.bz è stato caricato online alla fine del 2018 e raccoglie informazioni su misure, azioni ed innovazioni riguardanti la tutela del clima. Nel sito si trova anche il calcolatore di CO2 con il quale si può calcolare la personale emissione di anidride carbonica.
Vuoi di più? Segui LP su Facebook e Twitter oppure ricevi la tua copia direttamente a casa!