Consapevoli fin dall’inizio
Educare alla "sostenibilità" è possibile fin dai primi anni di età. Gli esempi delle scuole materne di tutta la Provincia.
Scena numero 1. “La carta la getto nel cartone giallo. Dove metto il bicchiere di plastica dello yogurt? E i resti della frutta?”. A parlare sono dei bimbi della della scuola materna Löwenegg di Vipiteno, in cui la “differenziata” è un tema, dal momento che vi è stato avviato un progetto in collaborazione con il Comune dell’alta val d’Isarco. I contenitori in cartone dei colori che richiamano quelli “veri” a bordo strada sono effettivamente a disposizione dei bambini. Il progetto prevede anche di spiegare ai bambini „cosa sono i rifiuti”, cosa è lo “spreco”, cosa succede a quello che buttiamo via, cosa potremmo magari riutilizzare.
Scena numero 2. “Da dove viene la plastica? Cosa succede alla plastica che arriva al mare? Come possiamo evitare l’uso della plastica?”. Il secondo dialogo si svolge alla scuola materna Schulhaus di Caldaro, dove è avviato un altro progetto sulla differenziata e sulla riduzione dei rifiuti, che coinvolge anche gli insegnanti e le famiglie, e grazie al quale si ragiona sulle alternative alla plastica e su soluzioni ecologicamente sostenibili. Attenzione a questi temi, anche, per fare un ultimo esempio, alla scuola dell’infanzia di Campo di Trens, dove si ragiona su come fare regali “sostenibili” per le feste della mamma e del papa.
Quelli citati sono solo tre esempi, ma azioni simili avvengono in moltissimi dei 266 asili di lingua tedesca della Provincia. “Il tema dell’educazione alla sostenibilità nelle nostre scuole dell’infanzia – spiega Barbara Pfraumer della materna di Caldaro – è presente durante tutto l’anno scolastico, ma non riguarda solo gli aspetti ambientali, bensì anche quelli economici e sociali, come l’inclusione, e il tutto avviene con la collaborazione delle famiglie”. Per facilitare il dialogo e il coinvolgimento all’ingresso dell’edificio è stato allestito un Info-point in materia di sostenibilità allo sviluppo del quale possono contribuire tutti con idee e proposte che riguardano ogni aspetto della quotidianità, dalla riduzione dell’uso dei pennarelli alla carta igienica ecologica.
Assieme ad altre 36 scuole materne quelle di Vipiteno e Campo di Trens fanno parte del distretto di Rio Pusteria. “L’educazione allo sviluppo sostenibile è proprio il filo conduttore tematico di quest’anno scolastico, e il tema non è nuovo e infatti ci si è collegati al lavoro svolto negli anni scorsi dalle singole strutture”, spiega Ulrike Pircher, direttrice del distretto. Oltre alle iniziative già descritte ve ne sono altre a contatto con la natura, nel bosco, o per la costruzione di case per le api o altri insetti. “Se riusciremo ‘seminare” con i più giovani, daremo forma alla società e al futuro, andando nella giusta direzione”, aggiunge Pircher. Per questo motivo, la direttrice ritiene importante che l’intero sistema educativo in Alto Adige celebri insieme il 5 giugno la “Giornata mondiale dell’ambiente”. Sarebbe l’occasione, quella, per fare in modo che venga data vita a progetti che superino le barriere linguistiche e scolastiche.
“Il confronto di ragazze e ragazzi con l’ambiente, lo sviluppo di una consapevolezza riguardo alle questioni ambientali e la capacità, e la creazione di un rapporto positivo con persone, animali, piante e risorse ambientali, sono già dal 2008 una delle priorità tematiche nelle scuole dell’infanzia”, spiega Helena Saltuari, direttrice reggente della Direzione provinciale Scuola dell’infanzia. “Il saper riconoscere questioni ambientali e l’elaborazione e attuazione di possibili contromisure, è uno degli obiettivi formativi”, aggiunge. Tra le varie iniziative Saltuari ricorda quelle di Seab nei centri di riciclaggio, o quelle avviate con l’ufficio ambiente del Comune di Bolzano relativamente ai cicli dei materiali, alla mobilità sostenibile, al risparmio energetico o all’alimentazione sana.
“Il movimento Fridays for future – conclude l’assessore Philipp Achammer – ha contribuito a fare dell’emergenza climatica planetaria un tema non solo per specialisti ma un tema che può essere arricchito e riempito di idee da tutto il panorama educativo. E per il nostro clima mi auguro che rimanga così anche in futuro”.
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