#2 Rete sociale
Da 20 anni le persone in difficoltà finanziarie trovano un sostegno concreto presso la Consulenza debitori della Caritas. L’attività è cofinanziata dalla Provincia.

Sonija, separata, madre di due bambini, nessun alimento dall’ex compagno, lavoro part-time. Per lei ogni spesa va soppesata, le spese impreviste sono un problema . Ha comprato il computer al figlio, ma è in arretrato con il pagamento delle rate, i figli non possono partecipare alla gita scolastica perché i soldi necessari non li ha. Inge e Klaus, lei donna delle pulizie, lui operaio, reddito pieno, ma basso, due figli. Oltre all’affitto, hanno da pagare le rate del prestito per l’acquisto dei mobili e dell’auto, che serve per l’attività lavorativa. A queste spese si aggiungono quelle per il corso di musica del figlio e per le cure dentistiche dell’altro che porta l’apparecchio ortodontico. Difficile arrivare a fine mese. Mohammed, con background migratorio, operaio con stipendio basso, casa in affitto, la moglie non lavora e segue i quattro figli. Gino, pensionato, percepisce la pensione minima, stenta a condurre una vita dignitosa, nonostante le privazioni è in arretrato con il pagamento delle spese condominiali.

Queste persone sono alcuni degli utenti seguiti dal servizio consulenza debitori gestito dalla Caritas, al quale è possibile rivolgersi gratuitamente. Nel 2019 ricorrono i 20 anni di attività del servizio avviato nel 1999 su modello austriaco (ASB – Arbeitsgemeinschaft Schuldnerberatung), come ci spiega la consulente Petra Priller. 7 le persone addette che operano presso il servizio a Bolzano, Bressanone, Brunico, Merano e Silandro.

Dottoressa Priller quante persone si rivolgono al servizio consulenza debitori?

Se nel 1999 si erano rivolte al servizio di consulenza 440 persone, nel 2018 se ne sono rivolte 1250. Il 53% di queste persone ha una formazione da scuola dell’obbligo e un reddito basso con difficoltà ad arrivare a fine mese.

Il trend negli ultimi anni è di circa 1200/1300 persone all’anno. Il 42% degli utenti è di madrelingua tedesca, il 25% di madrelingua italiana e il 33% di differente nazionalità. Il 20% delle persone seguite percepisce quale reddito il reddito minimo di inserimento, il 48% ha uno stipendio, il 16% una pensione, il rimanente 16% presenta altre situazioni. Le persone maggiormente colpite hanno un’età compresa fra i 36 e i 65 anni. Il valore mediano del debito è di circa 12.000 euro. La gran parte delle persone seguite hanno dai 2 creditori fino ai 5 creditori ciascuno. I creditori più importanti sono le banche per il 18% e i locatari (Comune, IPES e privati) per il 17%.

Il 64% delle persone nuove ad essersi rivolte al servizio consulenza debitori della Caritas hanno avuto un contatto con i distretti sociali.

Chi sono le persone seguite dalla consulenza debitori?

In genere sono persone sovraindebitate che chiedono una consulenza e accompagnamento, poi vi sono le persone che vogliono informazioni prima di indebitarsi, altre si informano preventivamente, altre chiedono un aiuto economico, e infine ci sono persone che vengono inviate da terzi, ovvero dal datore di lavoro, dal distretto sociale, dal partner, da amici o dai figli. Nel 2018, su 1250 persone seguite, 564 persone erano casi nuovi dei quali circa il 25% inviati dai distretti sociali alla consulenza debitori Caritas.

Solitamente gli utenti del servizio sono persone con redditi bassi e un livello di istruzione basso, famiglie con più figli, disoccupati di età fra i 50 e i 60 anni che faticano a reinserirsi nel mondo del lavoro, lavoratori autonomi che hanno dovuto chiudere l’attività e sono sobbarcati dai debiti, monogenitori dopo una separazione o un divorzio, pensionati con una pensione minima, lavoratori con occupazioni precarie o per malattia.

L’indebitamento è un fenomeno frequente e in crescita. Da un lato vi è il costo elevato della vita e dall’altro una maggiore varietà di offerte di finanziamento a rate che consente di acquisire subito gli oggetti necessari, quali la lavatrice, e quelli desiderati, dal cellulare ultimo modello alla vacanza. Tali possibilità abbinate alla diffusione di bancomat, carte di credito, bonifici permanenti, fanno sì che le persone perdano di vista la situazione del rapporto fra le entrate e le uscite rischiando il sovraindebitamento. Queste situazioni sono divenute assai più critiche anche perché, come attestano studi condotti da ISTAT, ASTAT, AFI-IPL, nel corso degli ultimi anni non si è registrata una progressione dei redditi, mentre il costo della vita in Alto Adige ha subito un incremento costante. Tra il 1999 e il 2018, infatti, il reddito medio delle persone è rimasto pressoché uguale, tra i 1.100 e i 1.200 euro al mese.

 

Come si esplica l’intervento del servizio consulenza debitori?

L’appuntamento per una consulenza viene chiesto telefonicamente in modo tale che le persone possano essere informate su quale documentazione dovranno portare al primo colloquio. In primo luogo, l’estratto conto bancario, proprio e del partner, piano di rientro di prestiti, bollette aperte, ecc. Chi si rivolge al servizio perché vuole uscire dai debiti ha, di solito una motivazione maggiore a seguire i consigli rispetto a chi viene inviato al servizio consulenza debitori. Spesso queste persone non hanno ancora capito che devono cambiare il proprio modo di utilizzare il denaro al fine di risolvere la propria situazione debitoria. Assieme viene valutato lo stato economico personale con l’obiettivo di individuare le soluzioni possibili di rientro. Le soluzioni possono variare dalla riduzione delle rate a una conversione del debito, fino alla richiesta di saldo e stralcio, o altro. La consulenza è gratuita e tutte le informazioni vengono trattate con discrezione. L’importante è farsi aiutare per non essere soli ad affrontare le situazioni di debito e il disagio connesso.

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